Appuntamento con gli Svitati per parlare del tappo a vite . Gli Svitati continuano a far sentire la loro voce per sostenere l’adozione del tappo a vite nel mondo del vino italiano. Le aziende Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Vigneti Massa, affiancate dal partner Guala Closures, hanno scelto di dedicare questo secondo appuntamento – ospitato da Pentole Agnelli a Lallio (Bergamo), nel cuore della bergamasca  – al mondo della ristorazione. Hanno evidenziato pregi e potenzialità di questa chiusura, prendendo in analisi anche i pregiudizi e le relative problematiche di presentazione al cliente finale. L’appuntamento si è svolto prima con una tavola rotonda con Maitre e Sommelier nazionali e internazionali. Hanno riportato la loro personale esperienza, sottolineando come all’estero il tappo a vite sia ormai sdoganato e apprezzato, mentre in Italia risulti essere ancora molto forte il tradizionalismo legato al tappo in sughero. Accanto alla presentazione al cliente finale, nel corso dell’appuntamento si è dibattuto sulla tematica dei disciplinari di produzione, che dovrebbero rendere più facile ai produttori l’utilizzo discrezionale di questa chiusura anche per vini DOC e DOCG.Nel pomeriggio la Dott.ssa Silvia Carlin e il Prof. Fulvio Mattivi della Fondazione Mach hanno portato i risultati di due studi che hanno messo a confronto le chiusure in sughero e tappo a vite dei vini degli Svitati, mentre il Prof. Michele Fino dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Emanuele di Faustino di Nomisma e Federico Donato di Guala Closures hanno discusso sul tappo a vite come scelta sostenibile. Gli ospiti erano tutti giornalisti di stampa nazionale, opinion leader, stakeholder, sommelier e operatori del settore, che  – proprio grazie all’appuntamento hanno potuto approfondire –  sia con i talk sia attraverso le degustazioni comparative, le potenzialità del tappo a vite. Ora non ci resta che attendere il prossimo appuntamento per conoscere le evoluzioni di questo interessante progetto.